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Credit Swisse Bank: un effetto collaterale della globalizzazione economica

La crisi della Credit Suisse causata dalla caduta delle azioni e le conseguenze che potrebbe avere sull'Europa.

Nicola Ragazzi

A cura di 

Nicola Ragazzi

Aggiornato 

June 8, 2023

Credit Suisse Bank: un effetto collaterale della globalizzazione economica

Solitamente si guarda alla piccola Svizzera come una fonte inesauribile di ricchezza,prosperità e sicurezza economica. Pertanto, quando le azioni della CreditSuisse sono crollate come corollario dell’implosione della Silicon ValleyNational Bank, l’attenzione dei media europei ha colto l’occasione per mettere in evidenza le criticità del sistema elvetico. Tuttavia, non sono questi punti deboli ad interessare questo articolo, ma piuttosto le conseguenze che talecrisi potrebbe scaturire sul nostro continente.

Primadi tutto, è doveroso sottolineare quali siano le implicazioni di un crollo diazioni. Solitamente la banca centrale di qualsiasi stato si occupa diassicurarsi che ci siano sufficiente riserve economiche nelle banchesottostanti per far fronte, in caso di crisi, alla tendenza delle persone diaccorrere per vendere le proprie azioni in cambio di liquidità. Per questomotivo, le banche nazionali non sono mai autorizzate ad estendere la loro retedi credito oltre la quantità minima di riserve che può esser decisa(discretamente) dalla banca centrale. Nel caso della Credit Suisse, laconseguenza naturale del mancato accordo con la Saudi National Bank per ilversamento di ulteriore liquidità, ha innescato proprio questo fenomeno. Gliazionisti hanno immediatamente provato a vendere le loro azioni per evitare diperdere i loro risparmi. Per questo motivo, Credit Suisse si è rivolta allaSwiss National Bank e a Finma, regolatore bancario svizzero, richiedendo unaumento di liquidità. A suo malgrado, nessuna delle due autorità si è mostrata aperta ad un intervento.

Alcontrario, la Banca Centrale Europea (BCE), ha reagito prontamente innalzandoulteriormente a 3.5 punti il tasso di interesse. Questa decisione è dovuta alfatto che alzando l’interesse, il valore di scambio della moneta (l’Euro) sialza, permettendo di tenere a bada l’inflazione a discapito, spesso,dell’aumento della disoccupazione. Naturalmente, la decisione della BCE è statarecepita negativamente da alcuni dei governi degli stati membri dell’UnioneEuropea.

Le considerazioni che emergono da questo scenario sono di due tipi:

  • normativa
  • sostanziale.

Dal punto di vista normativo è puramente irrazionale che ilfallimento di una banca americana possa ripercuotersi così vigorosamente su diuna banca europea. Allo stesso modo, è inverosimile che la banca di uno deipaesi più ricchi del nostro continente possa vedere messo a repentaglio ilproprio futuro a causa di una mancata iniezione di capitale da parte di unfondo che ne detiene solamente il 10%. Contrariamente, la sostanza della situazione è differente.

Infatti, questo scenario diventa esplicativo peralcuni problemi connessi alla globalizzazione. Innanzitutto, l’idea che il sistema monetario e finanziario internazionale sia interconnesso necessita di una direzione maggiormente convincente a livello internazionale. Secondariamente, l’Unione Europea dimostra di essere ancora fortemente deboledal punto di vista dell’auto sostentamento economico. Non essendo laConfederazione Elvetica in alcun modo legata a Bruxelles, Lussemburgo eStrasburgo, la BCE avrebbe dovuto continuare la sua politica finanziaria senzaessere influenzata da quanto accade in Svizzera; ma ciò è difficilmentepercorribile proprio a causa della sopracitata interconnessione globale efinanziaria. L’unica verità è che né gli Stati Uniti, in vista delle elezionipresidenziali del 2024, né l’Europea (UE e non-UE) possono permettersi diaffrontare, dopo anni di pandemia e difficoltà, una nuova crisi finanziariasimile, o persino più radicale, a quella del 2007-2008. Ed è forse proprio perquesto motivo se UBS, colosso bancario svizzero, nonché acerrimo rivale dellaCredit Suisse ha deciso nella serata di domenica di portare a terminel’acquisto della Credit per 3.5 miliardi di dollari. Un tentativo di salvarel’economia europea o forse quella globale.

REFERENZE
https://www.pltv.it/news-credito/credit-suisse-cerca-aiuto-da-swiss-national-bank
https://www.lastampa.it/economia/2023/03/15/news/da_svb_a_credit_suisse_ecco_perche_le_banche_crollano_in_borsa_tutte_le_incognite_per_la_bce-12695992/
https://www.corriere.it/economia/finanza/23_marzo_15/gli-scandali-zurigo-bugie-spie-riciclaggio-gia-bruciati-100-miliardi-4244d906-c382-11ed-af09-a18a8fb0afbe.shtml
https://www.rainews.it/articoli/2023/03/la-banca-centrale-europea-ha-alzato-i-tassi-di-interesse-dello-050-ai-massimi-dal-2007-lagarde-1d0181fa-d3d9-48d4-b3df-98ba486915f3.html
https://n26.com/it-it/blog/aumento-tassi-bce
https://blogs.lse.ac.uk/europpblog/2014/01/02/the-paradox-of-globalisation-is-that-pushing-it-too-far-undermines-its-own-institutional-foundations-2/